Errato recepimento direttiva rifiuti
La Commissione europea ha deciso di avviare una procedura di infrazione inviando una lettera di costituzione in mora all’Italia (INFR(2024)2097) per non aver recepito correttamente la direttiva quadro sui rifiuti (Direttiva 2008/98/CE, modificata dalla direttiva (UE) 2018/851).
In particolare, la Commissione ha riscontrato il non corretto recepimento di varie disposizioni della direttiva modificata, tra cui quelle concernenti la responsabilità estesa del produttore, la garanzia di un riciclaggio di alta qualità, la raccolta differenziata dei rifiuti pericolosi e l’attuazione di un sistema di tracciabilità elettronica. Il termine ultimo per il recepimento della direttiva modificata nella legislazione nazionale da parte degli Stati membri era il 5 luglio 2020.
A questa si aggiunge un’altra procedura di infrazione notificata dalla Commissione all’Italia e a tutti gli altri 27 Stati membri dell’Unione: quella per il mancato raggiungimento degli obiettivi vincolanti di raccolta e riciclo dei rifiuti urbani e dei RAEE. Per la Commissione gli Stati membri dovrebbero intensificare gli sforzi di attuazione” tesi all’adempimento degli obblighi previsti, anche basandosi, a tale riguardo, sulle raccomandazioni specifiche per paese individuate nel Waste Early Warning Report del 2023.
Il Governo italiano ha ora a disposizione due mesi per rispondere e rimediare alle carenze evidenziate da Bruxelles. In assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione potrà decidere di emettere un parere motivato.
Il Comunicato della Commissione con i dettagli sulle procedure di infrazione è disponibile a questo link: https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/inf_24_3228