Mancata formazione e comportamento imprudente del lavoratore
Con la sentenza Cassazione Penale, Sez. 4, 05 settembre 2022, n. 32434 i Giudici della Suprema Corte hanno affermato che: la mancanza di formazione e informazione del lavoratore da parte del datore di lavoro rende privo di rilievo il comportamento imprudente del lavoratore medesimo.
L’infortunato, alla guida di una macchina agricola, nell’effettuare uno spostamento operativo in una zona con forte pendenza, eseguiva una manovra errata (vietata dal manuale d’uso e manutenzione del macchinario) che ne provocava il ribaltamento, subendo lesioni mortali.
Nel merito, è stato sottolineato che tra gli obblighi riconducibili al datore di lavoro sussiste quello di erogare adeguata formazione e informazione al lavoratore addetto alla conduzione del mezzo che ne ha determinato il decesso.
In questa prospettiva, è stato legittimamente ritenuto privo di rilievo il comportamento imprudente del lavoratore, sulla scorta del costante insegnamento di questa Corte di legittimità, secondo cui il datore di lavoro che non adempie agli obblighi di informazione e formazione gravanti su di lui e sui suoi delegati risponde, a titolo di colpa specifica, dell’infortunio dipeso dalla negligenza del lavoratore che, nell’espletamento delle proprie mansioni, ponga in essere condotte imprudenti, trattandosi di conseguenza diretta e prevedibile della inadempienza degli obblighi formativi, né l’adempimento di tali obblighi è surrogabile dal personale bagaglio di conoscenza del lavoratore.