REGOLAMENTO PFU
Il Ministro dell’Ambiente ha firmato il regolamento che disciplina la cessazione della qualifica di rifiuto per la gomma vulcanizzata derivante dai pneumatici fuori uso.
Ogni anno, in Italia, vengono generate circa 400.000 tonnellate di pneumatici fuori uso (PFU), provenienti dal mercato del ricambio (gommisti) e della demolizione dei veicoli.
Il settore nazionale è rappresentato da un tessuto industriale, articolato in circa 100 aziende, che si occupano di raccolta e trasporto dei PFU e della produzione di granulo e polverino, in grado di assicurare la raccolta e il recupero del 100% dei PFU.
Il decreto identifica le “tipologie di rifiuti ammessi alle lavorazioni negli impianti” ed “individua un sistema di test e di tracciamento che garantirà qualità e sicurezza delle applicazioni realizzate con l’utilizzo del granulo e polverino da PFU da parte di un numero sempre crescente di aziende specializzate“.
In questo modo gli impianti di riciclo avranno la certezza di come il materiale riciclato in uscita dall’impianto sarà inquadrato, mentre le aziende che utilizzano granulo e polverino acquisteranno materiale certificato per qualità, caratteristiche e sicurezza.
I criteri e le condizioni specifiche che stabiliscono quando la gomma vulcanizzata derivante da PFU cessa di essere qualificata come rifiuto e diventa risorsa riguardano:
- la tipologia dei rifiuti cui il regolamento si applica;
- le modalità di ricevimento e accettazione dei conferimenti;
- alcune caratteristiche dell’impianto;
- le modalità di controllo e verifiche dell’output per lotti di produzione per il rilascio della dichiarazione di conformità;
- i vincoli di conservazione della documentazione e di tracciamento;
- gli impieghi consentiti e i limiti di utilizzo della GVG-Gomma Vulcanizzata Granulare.
Per quanto riguarda gli usi finali della materia rigenerata, questa può essere impiegata in molteplici settori: asfalti stradali, impiantistica sportiva, edilizia e arredo urbano. In particolare, produzione di articoli e/o componenti di articoli in gomma, materiali compositi bituminosi quali bitumi modificati, membrane bituminose, additivi per asfalti a base gomma, mastici sigillanti, asfalti o conglomerati cementizi alleggeriti e materia prima per l’industria chimica.
Il regolamento, che disciplina la gomma vulcanizzata granulare, segue quello sui PAP, rifiuti da prodotti assorbenti per la persona, firmato il 15 maggio 2019.
Nei prossimi mesi è possibile l’approvazione del:
- regolamento sulla carta da macero, che può essere riusata come materia prima nella manifattura di carta e cartone ad opera dell’industria cartaria e di industrie che utilizzano come riferimento la norma UNI EN 643
- regolamento sui rifiuti da costruzione e demolizione (C&D), che rappresentano una parte preponderante della produzione italiana di rifiuti speciali. Si tratta, comprese le terre e rocce da scavo, di circa 51 milioni di tonnellate annue.
Allegato il testo pubblicato in G.U. n. 93 del 8 aprile 2020